Anno2025
RegiaEnrico Pau
Durata15'
Lingua minoritariaSardu
TipologiaCortometraggio
Sinossi
In un tempo imprecisato, in una località della Sardegna centrale, tra secolari foreste di lecci e grandi massi di granito, una comunità composta esclusivamente da bambini (ad eccezione di una donna che sembra avere una funzione sciamanica) declama e canta in lingua sarda vecchie filastrocche, antichi detti, maledizioni e formule magiche raccolti dalla scrittrice premio Nobel Grazia Deledda e pubblicati nel 1895 nel saggio “Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna”. La narrazione si snoda in un crescendo recitativo arricchito da materiali filmati d’archivio (Tonino Casula, Remo Branca, Piero Pirari) e da suoni e musiche tradizionali sarde.
Biografia
Enrico Pau vive a Cagliari dove ha insegnato Italiano nelle scuole superiori e Storia del Teatro all’Università. Da giovane ha recitato, diretto e organizzato per varie compagnie della sua città fra le quali la Cooperativa Teatro di Sardegna, Il Crogiuolo e Il Palazzo d’Inverno dove ha collaborato lungamente con Rino Sudano, uno dei padri del Teatro d’Avanguardia in Italia. Ha collaborato a lungo con la RAI in qualità di regista e sceneggiatore radiofonico. Come regista di cinema ha diretto La Volpe e l’Ape, Storie di Pugili, L’Anatema di Aquilino, Pesi Leggeri, Voci sul Mare, Jimmy della Collina, L’Ultimo Miracolo, L’Accabadora, Maria di Isili e L’Ombra del Fuoco. I suoi film hanno partecipato, spesso in concorso, ai festival di Locarno, Venezia, Clermont Ferrand, Giffoni, Angers, Karlovy Vary, Palm Springs, Bobbio, Is Real, La Maddalena, Annecy, Ajaccio, Shanghai, Cape Town, Trento Film Festival e Fiorenzo Serra Film Festival, ricevendo premi e segnalazioni.