Babel Academy, in arrivo la prima masterclass sul cinema con Alina Marazzi

3 December 2019


Martedì 3 dicembre si dà il via alla prima delle cinque masterclass nell’ambito di Babel Academy, la serie di incontri con affermati professionisti del cinema. A partire dalle 9:30 alla Mem – Mediateca del Mediterraneo (via Mameli) Alina Marazzi terrà un worshop sul “Riuso dell’archivio nei film”. Regista di documentari, film e teatro, si è formata a Londra negli anni ‘80. Al centro della sua produzione artistica, a partire da Un’ora sola ti vorrei (2002) – il suo primo film documentario d’autore – la ricerca sulla soggettività femminile e il lavoro sulle immagini della memoria. Temi che ricorrono anche nel suo film di finzione Tutto parla di te (2012) con Charlotte Rampling, lungometraggio sul lato oscuro della maternità.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il Babel si sposta nella sala proiezioni della Cineteca Sarda (viale Trieste), dove sono in programma i cortometraggi in concorso per il Premio Maestrale, che spaziano dal basco al catalano, nuorese, guaranì, per finire con il corso e galiziano.

Dalle 18 il cuore del Babel comincia a pulsare nei locali de Sa Manifattura (viale Regina Margherita), dove si alternano gli appuntamenti serali tra lungometraggi in concorso ed eventi speciali. In apertura il cinema catalano con il film di Roger Cassany L’Alguer un Pentagrama com un Carrer (Spagna, 2018; o.l.: catalano di Sardegna / catalano; subt.: ita.; 66′). Un film che racconta di come una lingua, il catalano, sia preservata soprattutto grazie alla musica, alle canzoni popolari. «Sull’isola di Sardegna – spiega la sinossi – e precisamente ad Alghero, tutti cantano. Dal più giovane al più vecchio: a casa, al mercato, al ristorante, a scuola o sul palco. E cantano in catalano. Sono quindi le canzoni che vengono trasmesse di generazione in generazione l’unica speranza per il catalano nell’isola?». A margine della proiezione interviene Irene Coghene, che presiede la Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques dal Català de l’Alguere, e partecipa Alessandra Sento, direttrice della Società Umanitaria di Alghero.

Si prosegue poi alle 19:20 con il ciclo “Anteprima Cinema Dei Sardi”. In programma la prima proiezione di Raixe. In viaggio con i tabarchini del regista Andrea Mura, che sarà presente in sala. Il documentario si inserisce nel progetto “Ràixe (radice)”, che vuole recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale della comunità tabarchina attraverso la creazione di un museo a Calasetta. Il lavoro di Mura, ideato appositamente per il museo, conduce lo spettatore alla scoperta della affascinante storia del popolo tabarchino durante secoli di peregrinazioni. Sono le avventure di un popolo che può essere considerato emblema di commistioni culturali, migrazioni, connessioni con altre popolazioni mediterranee e allo stesso tempo tenace nel conservare le proprie radici e la propria cultura.

Dalle 21, infine, l’ultima maratona di giornata con i film in concorso: Hotzean Garbitu (Spagna, 2019; o.l.: euskera; subt.: ita.; 14′) della regista basca Maddi Barrenetxea che incontrerà il pubblico al termine della proiezione; We Will Be Happy One Day (Polonia, 2011; o.l.: silesian, polish; subt.: eng.; 46′) del polacco Pawel Wysoczański che sarà presente in sala; e Diario Guaranì (Paraguay, 2016; o.l.: guaranì, español; subt.: ita.; 52′) di Marcelo Martinessi, anche lui ospite del Babel e protagonista di un confronto con il pubblico.


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