L’OCCHIO SELVAGGIO

Attraverso l’analisi di un film, verrà svolta  una riflessione e una proposta per un diverso ruolo del filmmaker nel suo approccio al cinema del reale. Il percorso creativo deve partire dal visibile per raggiungere l’invisibile, farsi catturare dalle sensazioni che si provano davanti alle cose per trasformarle, attraverso immagini, in un senso.

È necessario interrogarsi sul come fare film non tanto per esprimere idee o concetti quanto piuttosto realtà quotidiane. Fare cinema è attivarsi in un percorso in divenire che  si misura con la materia vivente e con il cambiamento per trovare un rapporto autentico con la realtà delle cose, senza artificiosità.

È importante stabilire, nella relazione con il mondo che si intende narrare, un’intenzione di sguardo in cui emerga la semplice naturalezza delle cose senza implicazioni o intenzioni concettuali.

Mario Brenta

Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, Mario Brenta è attivo sia nel cinema di finzione che nel documentario. Le sue opere sono state presentate nei maggiori festival internazionali – fra cui Cannes, Venezia, Berlino – dove hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.

Ha fondato, con Ermanno Olmi,  Ipotesi Cinema, scuola che ha diretto  per oltre due decadi parallelamente all’attività di docente di Teorie e Tecniche del Linguaggio Cinematografico all’Università di Padova.

E’ stato inoltre titolare del corso di regia presso l’ACT di Cinecittà e la scuola G.M. Volonté di Roma e ha tenuto corsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, la FEMIS di Parigi, l’INSAS di Bruxelles, l’ISMAC di Rabat e, come visiting professor, nelle maggiori università italiane, francesi e spagnole.


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